Gli abitatori non sono cristiani né mori né giudei, ma vivono con desiderio d'essere cristiani. Tutte queste chiese erano poste in alcune fortezze vecchie e antiche che sono per lo paese, e quante fortezze si trovano, tante chiese vi sono dentro.
Ritrovandoci noi in questo paese del Prete Ianni, vennero di Nubia sei uomini come ambasciadori a chiedergli preti e frati che gli ammaestrassero, ed egli non gli volse mandare, dicendo loro che egli aveva mandato a pigliare il suo abuna, cioè il patriarca, nella terra di Alessandria, che è suggetta a' Mori, e per questo non gli pareva conveniente di dare preti e frati a loro, e avendoli avuti esso con tanta fatica per mezzo d'altri: e cosí se ne ritornarono indietro. Dicevano costoro che anticamente mandavano a pigliare il lor vescovo a Roma, il qual già molti anni essendo mancato, e per le guerre di macomettani non avendone lor potuto aver altro, erano restati senza preti e senza religiosi, e per questo la fede cristiana si era andata dimenticando. Questi Nubii confinano con l'Egitto, ed è posta questa terra all'incontro del Suachen, il qual è verso levante appresso del mar Rosso; e le signorie di questi Nubii sono di qua e di là dal Nilo, e quante sono le fortezze tanti sono li capitani. Questo Suachen è quello che è posto alli confini delle terre del Prete Ianni, e nel principio dell'Egitto e nelle fronti di queste signorie, avendo in mezzo li Belloi mori. Partendosi da questo Suachen e andando dietro la costa del mare verso l'isola di Mazua, dicono essere tutto il paese pieno di boschi, che non vi si può passare.
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