Stando in questo, arrivò don Rodrigo correndo a cavallo e gridando: «Aiuto, aiuto, per l'amor di Dio, che li Mori pilotti del re e li miei schiavi sono morti di caldo». Subito quattro mulattieri corsero con quattro animali e li condussero, delli quali uno morí immediate e l'altro di quivi a due giorni: e cosí passammo una gran fortuna di caldo, e sopra la morte di questi due Mori s'ebbe qualche sospetto di peste, ma il commesso del re ne fece ampio testimonio della verità, cioè che dal caldo grande erano morti, conciosiacosaché, ancor che venissero da paesi caldi, nondimeno non erano usi di andar vestiti e calzati, ma solamente con un panno dalla cintola in giú, e ora in un estremo caldo che era stato, aggiuntovi li vestimenti, s'erano affogati. E veramente, in tutto il tempo che io sono stato nell'Indie e nell'Etiopia, non provai mai il maggiore, e mi fu affermato come in quel giorno il medesimo intravenne a molti, che morirono di caldo. Il dí seguente cavalcammo di notte e fummo a Zarnache, dove trovammo ordine dalla maestà del re che dovessimo riposar ivi fino ch'ella ne mandasse a chiamare.
Come partirono da Zarnache alla città di Coimbra, e dell'incontro che lor fu fatto,
e delle carezze che gli fece il re.
Cap. CXLVI.
Ed essendo già XXX giorni che stavamo in Zarnache, con tutte le commodità possibili, venne Diego Lopez di Secchiera, proveditore sopra le cose di mare, che fu quello che ne condusse con l'armata al paese del Prete, per levarne alla volta della città di Coimbra, dove si trovava la maiestà del re: e cosí dopo desinar ci partimmo con buone cavalcature.
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