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      Tutto il paese è pieno di basilico, e per li boschi e monti vien molto grande; e vi sono ben delle altre erbe odorifere di diverse sorti, ma non conosciute da noi. Di arbori delli nostri conosciuti non vi ho visto altri che mi ricordi se non cipressi, susini sebestem, giuggioli, salici apresso li fiumi; non vi si trovano poponi, citriuoli né rape.
      Si trovano in alcune parti grandissime pianure, e in altre montagne grandi: nondimeno tutte sono fruttifere e coltivate. Non vi è montagna alcuna dove si veda neve, né vi nevica, ancora che vi siano di grandissimi gieli, e massime nelle terre piane. E universalmente tutti quelli paesi sono pieni d'infiniti armenti di ogni sorte di animali.
      Vi è grandissima quantità di mele per tutta quella terra, e li buchi delle api non sono posti al modo nostro fuor di casa, ma li tengono nelle camere dove stanno li lavoratori, accostati al muro, nel qual vi fanno un poco di apertura donde le api possono andar fuori al pascolo. Elle vanno volando ancor per le camere, e per questo non lasciano di star in casa, perché vanno e vengono. Se ne alleva gran quantità, e massime nelli monasteri, per esser gran fondamento del lor vivere. Si trovano anche api per li boschi e per li monti, appresso li quali vi pongono degli scorzi cavati, e ripieni che sono se le portano a casa. Raccolgono molta cera e ne fanno candele, perché di sevo non usano.
      Non hanno olio di olive, ma di una sorte che chiamano hena, e l'erba ha la similitudine di pampanetti piccoli di vigna: questo olio non ha odore alcuno, ma è bello come un oro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307