O re e padre mio Emanuele, salvo ti faccia quell'unico Dio il quale è Dio del cielo, sempre d'una sustanza, che non ingiovenisce né invecchisce. Colui che venne a me per tua parte si chiama Rodrico Lima, capo degli altri uomini da bene che con esso sono venuti, e con Francesco Alvarez, a me gratissimo per la bontà e integrità, religione, giustizia e sopra tutto perché, essendo interrogato della fede, con parole piene di verità attentissimamente rispondeva: meritamente adunque il doverreste esaltare, e mandarlo maestro, e a lui commettere l'impresa di convertire i popoli di Mazua, di Delaca, di Zeila e di tutte l'isole del mare Rosso. E perché sono nei confini de' miei reami, io gli ho conceduto la croce e il bastone in segno della potestà, cosí voi comandate che questo se gli conceda, che sia fatto vescovo di quelle terre e isole, perciò che lo merita e parmi molto atto al governo di questo officio: e vedrai che Dio ti prospererà e faratti forte contra de' tuoi nemici, e costringeragli a venire a buttarsi alli tuoi piedi. Dio ti prolunghi la vita, e facciati partecipe di quel buon luogo del regno de' cieli, come io per me desidererei.
Ho inteso molte cose di te, e con gli occhi miei gran parte ne veggio, le quali giamai veder non pensava: Iddio le faccia succedere di bene in meglio, e il luogo vostro sia sopra il legno de la vita, come il luogo de' santi. Amen. E io vi prego, con quello affetto che il figlio prega il padre, che l'uno con l'altro ci vogliamo aiutare. Ho fatto quanto mi avete imposto come fussi stato un fanciullo, e farò per l'avenire se verranno i vostri ambasciadori, sí come allora faceste a Mazua e a Delaca e alli porti dentro lo stretto del mar Rosso, e tutte quelle cose darò loro e ordinarò che siano date, che mi farete intender che si faccino, acciò che nel consiglio e nel far de' fatti con prosperità siamo uniti.
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