Io ne' miei reami sono colonna di fede, né ho bisogno d'altri aiuti, ma in Dio solo ripongo ogni mia speranza e aiuto, il quale sempre mi ha sostenuto e governato, da quel tempo che l'angelo di Dio parlò a Filippo, quando insegnò la retta fede all'eunuco di Candace, possente reina dell'Etiopia, che se ne giva da Gierusalemme a Gaza. Allora Filippo battezzò l'eunuco, dal qual poi fu battezzata la regina con gran parte della famiglia e popoli suoi, li quali poi non son mai mancati dal vero cristianesimo, e tutti sempre da quel tempo insino ad ora sono stati forti nella fede. I miei predecessori, da niuna altra cosa aiutati salvo che da Dio, ampliarono la fede cristiana in questi grandissimi regni, il che mi sforzo ancora io di fare. Sto ne' miei confini come un lione da folta selva circondato, e ben forte contra de' Mori e altre nazioni inimicissime della fede cristiana, che non vogliono udire il verbo di Dio, né le mie fedeli esortazioni. Io con la spada cinta li perseguito, e a poco a poco li vo cacciando del nido con l'aiuto di Dio, il qual mai non mi manca, la qual cosa non intraviene alli principi cristiani, percioché, se vogliono ampliar li confini delli lor regni, non lo fanno contra gl'infedeli. Il che potrebbono facilmente fare, perché l'uno all'altro può dar soccorso e aiuto, oltre che mirabilmente sono favoriti dalla benedizione di vostra Santità, della quale anche io sono partecipe, ritrovandosi ne' miei libri lettere di papa Eugenio, le quali nei tempi passati con la benedizione mandò al re, seme di Giacob: della qual benedizione, avendola avuta di mano in mano, me ne godo e allegro.
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