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      Ma questa ragione dà una occasion di contradire, perché pare al tutto esser impossibile che un fiume della opposita terra in questa nostra ascenda, massimamente se si concede che la terra sia rotonda e sferica, perché, ancor che alcuno con ragion voglia audacemente sforzare e far violenza a quello che si vede in effetto, la natura però delle cose a nessun modo il consente. Onde costoro, avendo introdutto una opinione che non si può riprendere, constituendo in mezzo una regione inabitabile, pensano a questo modo di poter fuggire la manifesta confutazione. Ma è cosa giusta che quelli li quali affermano alcuna cosa, o veramente adduchino la evidenza della cosa per testimonio, o veramente faccino dimostrazioni e prove da principii concesse, a che modo il Nilo solo da quella terra opposita a questa nostra passa: non è cosa verisimile che anco in quella vi siano degli altri fiumi, sí come è appresso di noi. Dipoi la causa della dolcezza dell'acqua è del tutto sciocca, percioché, se 'l fiume cotto dal gran caldo si fosse indolcito, non saria generativo né produrria tante varie forme di pesci e animali come egli fa, perché ogni acqua che dalla natura del fuoco è alterata è alienissima dal generare e produrre animali, e però, essendo la natura del Nilo al tutto contraria a questa cottura nuovamente introdutta, è da pensare che queste cause del crescimento già dette siano false.
      Enopide Chio dice che nel tempo della state le acque nella terra sono fredde, e nel verno al contrario calde, la qual cosa si vede manifestamente nelli pozzi profondi, li quali nel tempo del maggior freddo hanno l'acqua molto manco fredda, ma nelli gran caldi quella che si cava è freddissima.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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