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      Pur come si sia, si crede che costui fusse nelli medesimi tempi o poco dapoi che fu Tolomeo, filosofo alessandrino, che descrisse in molti libri tutto il mondo, nei quali si vede che si sforza di contradire all'oppenioni d'un altro scrittore di geografia della sua età, detto Marino Tirio, volendole reprovare come non vere. Però chi leggerà questo viaggio d'Arriano conferendolo con le cose scritte da Tolomeo, vedrà ch'ei si conforma con li scritti del detto Marino, come ei fa dove parla del golfo Sacalite dell'Arabia, il quale mette essere piú occidentale del promontorio detto Siagro: e Tolomeo, contradicendo a Marino, il mette orientale al detto promontorio; e in molti altri luoghi si comprende che Arriano ebbe molto maggior notizia delle cose dell'India che non ebbe Tolomeo, e massime della costa di Calicut, la qual secondo le carte marine portoghesi corre da tramontana verso mezzodí: e Arriano scrive il medesimo, dicendo che da Barigaza la terra ferma che seguita si estende verso ostro, e non è dubio alcuno che Barigaza è sopra detta costa non troppo lontana dalle bocche del fiume Indo. Il collocar anco dell'isola Taprobana che fa il detto Arriano, piú orientale che non fa Tolomeo, è molto conforme alla verità ch'ora sappiamo per le navigazioni di Portoghesi. Ed essendo tanta varietà e discordanza fra questi auttori antichi, che sono di tanta auttorità, massimamente sopra le cose dell'Etiopia e dell'India, non per altra cagione se non perché quei che v'erano navigati referirno loro varia e diversamente, gli uomini de' tempi presenti che si dilettano di saper li siti della terra deono rendere infinite grazie al nostro Signore Iddio che gli ha fatti nascere in questa età, nella quale li serenissimi re di Portogallo hanno fatto che sopra le dette parti del mondo, nelle quali era tanta dubietà, li pilotti delle sue navi hanno pigliate l'altezze dell'uno e l'altro polo con una estrema diligenza, e le longitudini con l'osservazione delle leghe che hanno fatto, navigando giorno per giorno, di sorte che hanno scritto un libro di marinarezza delle dette parti, il quale essendone venuto alle mani, non si resterà un giorno piacendo a Dio di farlo venir in luce.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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