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      Portansi a questi mercati lance, che specialmente si fanno a Muza, e delle accette e coltelli e subbie, e molte sorti di vasi di vetro. In alcuni luoghi vi si porta del vino e assai formento, non per guadagno ma per usar cortesia ai barbari, per gratificarsi loro. Di questi luoghi si cava molto avorio, ma inferiore a quello di Aduli; similmente se ne trae del rinocerote e delle testuggini, delle piú eccellenti che si trovino dopo le indiane, e un poco di nauplio. E quasi questi luoghi mercatanteschi di Azania sono gli ultimi della terra ferma nella destra parte, venendo da Berenice, percioché dopo questi luoghi l'Oceano che non è stato navigato si volge verso ponente, ed estendendosi verso mezzodí, e rivolgendosi attorno le parti dell'Etiopia, della Libia e dell'Africa, congiugne col mare occidentale.
     
     
      Del porto e fortezza chiamato Leuce, e della natura di quegli uomini; dell'isola detta Arsa; d'una terra chiamata Muza; di Saba e Afar città; del paese Mafarti. Le sorti di mercanzie che si conducono a Muza. Donde si cavi la mirra eletta, e stacte abirminea.
     
      Dalla parte sinistra di Berenice, da Myosormo due o tre giornate verso levante, attraversando il colfo vicino, è un altro porto e una fortezza, che è chiamato Leuce villaggio, dal quale si va a Petra, a Malicha re de' Nabatei, e ha un certo luogo da contrattar mercanzie, ricetto da potervi star quei navili, non però molto grandi, che d'Arabia vengono quivi: onde, e per guardia e per ricever la quarta parte delle cose che vi si portano, vi si manda un capitano con i suoi cento soldati.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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