Del golfo e paese detto Sachalite, qual produce l'incenso, e la descrizione dell'arbor suo, e come nasce e si raccoglie. Del promontorio Siagro e suoi abitatori. Del porto detto Mosca; isole di Zenobio; isola Serapide; isole di Caleon, di Papio; Colonoros monte; de' monti Sabo; del luogo chiamato Apologo.
Dopo Cana, rivolgendosi per grande spazio il mare, segue un altro colfo profondissimo, il quale si estende molto lungamente, chiamato Sachalite: e il paese produce dell'incenso, ed è montuoso e senza alcun sentiero. Ha l'aere grosso e pieno di nebbia, che fa producer l'incenso negli arbori; e gli arbori che lo producono non sono né molto grossi né alti, e lo producono congelato nella corteccia, sí come appresso di noi alcuni arbori in Egitto lagrimando mandan fuori la gomma. La raccolgono e ne han cura i schiavi del re, e i rei che sono stati condannati. Sono luoghi molto malsani, e a quei che appresso vi navigano sono pestilenziali, e a quei che vi stanno a lavorare sono del tutto mortiferi; e oltra di ciò anche per carestia di vettovaglia facilmente vi moiono. E questo è il maggior promontorio che sia al mondo, volto verso levante, ed è chiamato Siagro, appresso il quale è la fortezza del paese, il porto e i maggazzini dell'incenso che si raccoglie.
Dipoi in alto mare vi è una isola fra il detto promontorio e quello di sopra degli Aromati, ma piú vicina a Siagro, nominata di Dioscoride: è grandissima, ma deserta e paludosa; ha fiumi e cocodrilli, e vipere infinite, e lucerte grandissime, di modo che, mangiandone la carne, struggono il grasso e l'usano in vece di olio.
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