Percioché, faccendo il mare grande impeto nel crescere e non intralasciando punto, le ancore non possono ritenere le navi, onde all'improviso, quivi condotte le navi e aggirate dalla gran forza del corso, sono spinte nelle paludi e romponsi; similmente i piccoli navili sono rivoltati sottosopra, e alcuni condotti intorno alle fosse, partendosi subito la inondazione, dal primo capo di flusso di mare sono riempiti e affogati, sí grandi sono gl'impeti dell'acqua nell'entrar del mare nei sopradetti due affetti della luna, e massimamente nella inondazione della notte, talmente che quelli che navigano, cominciando da intrare quando il mare è quieto, sono scontrati dal flusso di quello, ed essendo nella bocca sentono da lontano uno rumor come d'un esercito, e poco dopo con grandissimo strepito trascorre il mare dentro nelle paludi.
De' popoli aratrii, rachusi, tantharagi, e della Proclida; di Alessandria, detta Bucefala; di Limirica; d'alcune monete che corrono in Barigaza; della città di Orzene; del paese detto Dachinabade; di Tagara città; di Acabaro, Uppara e Calliena, luoghi cosí detti; e le sorti di mercanzie che a que' paesi si conducono.
Sopra a Barigaza sono molti popoli fra terra: gli Aratrii, i Rachusi, i Tantharagi, e della Proclida, fra i quali è Alessandria, detta Bucefala; e sopra di loro vi sono i Battriani, gente bellicosissima, sottoposta a re proprio. E Alessandro, mossosi da queste parti, trapassò insino al Gange, lasciandosi adietro il paese della Limirica e le parti della India verso mezzogiorno, dal qual tempo insino al dí d'oggi in Barigaza corrono monete d'una dramma antiche, che hanno scolpite con lettere grece insieme l'imagini di Apollodoto e di Menandro, i quali regnarono dopo Alessandro.
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