Dopo questo è un altro luogo detto Comar, nel quale è una fortezza e un porto, dove quei che nel resto della vita vogliono viver santi si stanno vedovi, e quivi venendo si lavano, e il simile fanno le donne, percioché si narra la Dea quivi ogni mese a certo tempo lavarsi. Da Comar si estende un paese insino a Colchi nel quale si pesca il pinico, cioè perle, dove sono tenuti a lavorar quei che sono condennati: ed è verso ostro, sotto il re Pandione.
Di Argalo, Hepiodoro, Camara, Poduca, Sapatma, Colandiofonta, luoghi cosí chiamati; dell'isola Palesimondo, dagli antichi detta Taprobana; di Masalia e Dasarena; di popoli detti Cirradi, ch'hanno il naso schiacciato, e Bargisi, ch'hanno la testa di cavallo; del fiume e luogo detto Gange; della gran città di Thina. Le cose che si conducono in quelle parti. Come sono tre specie di malabatro.
Dopo Colchi seguita la prima costa del colfo, che ha un luogo fra terra chiamato Argalo; in un certo luogo appresso Hepiodoro si sbocca il pinico raccolto, cioè perle; di lí si portano le tele sottilissime chiamate ebargatitidi. E di tutte queste terre mercatantesche e porti, ai quali arrivano quei che navigano e dalla Limirica e dal settentrione, i piú notabili e che seguono per ordine sono Camara e Poduca e Sopatma, e in tutti questi sono navili che s'usano in quei luoghi, co' quali navigano presso terra insino alla Limirica. Ma in altri luoghi vanno con navili fatti di un legno solo che, congiunti insieme, sono grandissimi, chiamati sangara, parte de' quali va all'Aurea e al Gange, e co' maggiori vanno a Colandiofonta.
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