E quei che cosí non fanno sono tenuti per ribelli, e il re manda subitamente a distruggerli tanta gente quanta fa bisogno, la quale passa per tutti quei luoghi a spese degli abitanti. Le lor vettovaglie sono carne e riso e olio di susimani.
Zuama fiume.
Uscendo di Cefala per andar a Mozambique, a quaranta leghe è un fiume molto grande che si chiama Zuama, il quale dicono che vien di verso Benamataxa e dura piú di centosessanta leghe, nella bocca del qual fiume è un luogo di Mori dove è re, e chiamasi Mongalo. Per questo fiume a questo luogo di Mori vien molto oro da Benamataxa. Il fiume si divide in un altro ramo di fiume che va a dar in Angos, d'onde i Mori si servono di almadie, che sono barche incavate d'un legno solo, per condur panni e altre mercanzie da Angos, e portar molto oro e avorio.
Angos.
Passato questo fiume di Zuama, a centosessanta leghe per la costa del mare, è una abitazione di Mori chiamata Angos, e ha re: e i Mori che vivono ivi sono tutti mercatanti, e trafficano in oro, avorio e panni di seta e di bambagio e paternostri di Cambaia, sí come fanno quei di Cefala. E queste mercanzie le portano i Mori di Quiloa, di Mombaza e di Melinde in piccole barche, di nascoso dalle navi de' Portoghesi, e di lí levano gran quantità d'avorio e molto oro. In questo luogo di Angos vi è molta vettovaglia di miglio, di riso e di alcune carni. Sono gli uomini molto negri e piccoli, vanno ignudi dalla cintura in su, e da indi in giú si cuoprono con panni di bombagio e di seta, e tengono altri drappi rinvolti a guisa di cappe, e alcuni portano tocche e altri berrette listate di panno e di seta; parlano la lingua natia della terra, che è quella de' Gentili, e alcuni di loro parlano arabico.
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