E quelli di Malabar caricano le lor navi di ritorno di molto formento, legumi, miglio, riso, susimani e olio che è delli detti, che in quel paese ve n'è in abbondanza; comprano similmente detti Malabari molte pezze di beatillas per far fazzuoli da capo alle donne, e molti panni bairami, delli qual se ne trovano in quantità. In questo regno e in questo porto di Cheul si spaccia molto rame e a bonissimo prezio, e val il cantaro ducati XX e piú, perché dentro fra terra si batte di quello moneta per ispendere, e fansi caldiere per cucinare; si consuma similmente nel paese molto argento vivo e cinaprio, per mandar fra terra e per il regno di Guzerath, il qual rame e argento vivo e cinaprio vien portato lí dalli mercatanti di Malabari che l'hanno dalle fattorie di Portogallo, e altri che lo portano per la via della Mecha, che vien ivi dal Diu. Li panni bairami queste genti li portano cosí grezzi per alcuni giorni, dapoi li curano e fanno molto bianchi, dandoli la sua concia con gomma, per venderli: e per questo se ne trovano molti che son rotti.
In questo porto di Cheul vi sta per l'ordinario poca gente per abitar, salvo tre o quattro mesi dell'anno, al tempo del caricar, che vi si riducono li mercatanti delli paesi circunvicini per far le lor faccende, e dapoi se ne ritornano alle case loro, di maniera che questo luogo è come una fiera in questi mesi. Qui sta un Moro come signore che governa il tutto, ed è vasallo del re di Decam, e riscuote le sue entrate e gli rende conto di esse: chiamasi Pechieri, gran servitor del re di Portogallo e molto amico di noi altri Portoghesi, e fa gran carezze a tutti quelli che vi vengono, mantenendo il paese molto sicuro.
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