E con grande allegrezza entrano in campo, che è serrato, avendo prima fatte le loro orazioni, e cominciano a menar con gran destrezza i colpi, ma non di punta, perché è proibito. Dura questo lor combattere sin tanto ch'un di loro o tutti duoi rimanghino morti, in presenzia del re e di tutto il popolo, che mai alcun non ha ardimento di parlare, eccetto i padrini, che di continuo li vanno innanimando.
Questo luogo di Battecala paga ogni anno tributo al re di Portogallo. Vendesi qui similmente molto rame, che vien condotto nel paese fra terra, per batter moneta e far caldiere e altri vasi per lor bisogni. Si vende anco molto argento vivo, cinaprio, coralli, lume di rocca, avorio. È posto questo luogo in un paese piano molto popolato, e ha d'intorno infiniti orti e giardini con frutti eccellenti e buone acque. Corrono ivi alcune monete d'oro che chiamano pardai, che vagliono trecentovinti maravedis, e una altra d'argento che chiamano dama, che val vinti maravedis. Li pesi chiaman bahares, e un bahar è quattro cantara di Portogallo.
Mayandur.
Passata Battecala, verso il mezzogiorno v'è un altro fiume piccolo dove è un luogo detto Mayandur, della giurisdizion di Battecala, nel qual si raccoglie gran quantità di riso, che è molto buono, ed è quello che si carica in Batteccala. Lo seminano gli abitanti di questo luogo in certe valli paludose, e l'arano con buoi e buffali a duoi a duoi, col lor versoro al modo nostro. Pongono il seme del riso in un ferro ch'è fatto concavo, acconcio sopra l'orecchie de' buoi, che andando arando, il seme cade in terra avanti che 'l solco sia rotto, perché d'altra maniera né anco a mano lo potriano seminare, rispetto all'acqua che di subito risorge.
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