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      Questa fanno stare appresso il lor palazzo, e vien servita onoratamente; le assegnano una quantità di danari per la spesa ch'ella fa, e ogni volta ch'ella gli venga a noia la può lassare e pigliarne un'altra. Molti di loro per onestà non la cambiano, né fanno alcuna mutazione, e le dette non s'affaticano in altro se non in farli piacere ed esserli grate per quell'onore e favore che ricevono. Li figliuoli che nascono di tal giovane non sono reputati per loro figliuoli, né ereditano il regno né cosa alcuna del re: solamente ereditano quello della madre; e insino che sono piccolini, gli sono pur fatte carezze dal re, come a figliuoli d'altri che facesse allevare, ma come sono uomini fatti non hanno piú credito che di esser figliuoli di lor madre. A questi tali il re talora fa gran presenti di danari, acciò si possino mantenere piú onoratamente che non fanno gli altri gentiluomini. Gli eredi di detto re sono suoi nepoti, figliuoli di sue sorelle, perché questi tengono per loro successori, sapendo che nascono del ventre di lor sorelle, le quali non si maritano né hanno mariti certi, per esser molto libere ed esenti di poter far del corpo loro ciò che vogliono, di modo che il legnaggio delli re di questa terra e il vero ceppo è posto nelle femine: cioè, se una donna partorisse tre o quattro maschi e due o tre femine, il primo è re, e cosí tutti gli altri fratelli, li quali morendo eredita uno figliuolo della sorella piú vecchia, che è nepote del re, e poi gli altri fratelli doppo lui, e mancando ancor questi li figliuoli dell'altra sorella, e cosí va sempre il regno da fratelli a nepoti, figliuoli delle sorelle.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307