ari o lo bandiscono; e se egli è gentiluomo e che il furto sia grande della robba del re, lo tengono in una camera che è nel palazzo del re, ben guardato, e da quella lo conducono a far il giuramento.
[Qui mancano molte righe]
In questo regno di Calicut vi è un altro governatore, che fa giustizia per tutto il regno, eccettuando la città di Calicut, e si chiama giustizia maggiore; tiene in ogni terra il suo luogotenente, al quale affitta la giustizia delle pene pecuniarie, e non di morte. E a questa maggiore hanno ricorso tutti quelli che si vogliono appellare, ed egli suol referire al re, che ordina che sia fatto al modo che si fa in Calicut.
In detto regno non fanno morire donna alcuna per giustizia, per gran delitto ch'ella facci: solamente sono condennate di pene pecuniarie. E se la donna è di sangue di Naire, e ch'ella faccia qualche error nella sua legge, e che il re lo venga a saper prima di parenti o fratelli di lei, ordina immediate ch'ella sia condotta fuor del regno e venduta a Mori o a Cristiani; ma se li parenti o fratelli lo sanno, l'ammazzano secretamente a pugnalate, e dicono che non lo faccendo resteriano vergognati, e il tutto è approvato dal re.
Delli Bramini e delli lor costumi.
Li Bramini gentili sono sacerdoti d'un lignaggio, che non possono essere altri sacerdoti se non li figliuoli delli detti. E come sono d'età di sette anni, gli pongono al collo una coreggia larga due dita, di pelle d'un animale che loro chiamano cressuamengan, col suo pelo: questo tal animale s'assomiglia ad un asino salvatico.
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