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      Costoro si riparano e vivono la maggior parte con l'entrate delle possessioni delle case dell'orazione, che sono grandissime e infinite, e servono in dette case come abbati, andandovi a cantare a certe ore del giorno e far le lor idolatrie e cerimonie. Le dette case hanno la porta principal verso ponente, e due altre, una per banda; e innanzi la principal di fuori vi è una pietra d'altezza d'un uomo, con tre scalini che la circondano, e per mezzo la detta pietra dentro la chiesa vi è una cappella piccola molto scura, dove sta l'idolo, fatto d'argento o d'altro metallo, con molte lampade accese di continuo. E quivi non può entrare se non il ministro di quella chiesa, il qual vi entra a poner molti fiori ed erbe odorifere, e a perfumarlo con sandalo e acque rose, e lo porta fuori la mattina e un'altra volta la sera, sonando con trombe e naccare e con certe vagine d'ottone che fanno gran melodia. Questo ministro che l'ha da cavar fuori della cappella bisogna che sia ben lavato e fatto netto, e se lo mette sopra la testa, faccendo che il viso dell'idolo guardi adietro; e con esso va tre volte in processione intorno alla chiesa, e le donne di Bramini gli portano innanzi certi lumi accesi, e ogni fiata che arrivano alla porta principale, lo pongono sopra la detta pietra e ivi l'adorano, faccendogli molte altre cerimonie, le quali compite lo ritornano al suo luogo: e questo fanno due volte il giorno e due volte la notte. Intorno alla detta casa vi è fatto un circuito d'un parete, infra il qual e la chiesa si fa la detta processione, e vi portano di sopra un baldachino o cielo per riputazione, come si fa alli re.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Bramini