Quel che ritrovano bianco, dicono essere poco tempo che va per mare, e l'apprezzano piú dell'altro, e chiamanlo porabat. Il berrettino, detto puabar, dicono che è quello che molto tempo va per il mare, e che andando per l'acqua ha preso quel colore: lo stimano però per assai buono, ma non già come il bianco. Quello che trovano negro e macchiato, dicono essere stato mangiato dalle balene, e che nel ventre di quelle s'è fatto negro, e conciosiacosaché egli sia di tal virtú che né la balena né alcun altro animal terrestre che lo mangia lo possa digerire, però gli è forza di vomitarlo cosí intero come l'inghiottí: e questo chiamano minabar, il qual manco vale delli duoi sopradetti, ed è piú grave e di manco odore.
In queste isole di Mahaldiu fanno molti navilii grandi e piccoli di palmiere cuciti con corde di cairo, e sono fatti di tamuza, perché non vi è altro legname; e con questi navigano verso terra ferma, e sono piani e portano gran carico. E similmente vi fanno un'altra sorte di navili piccoli da remo, come bregantini, e fuste molto belle e buone da remo, con le quali si servono nell'andar da una isola all'altra, e anco passano verso la terra di Malabar. A queste isole capitano molte navi di Mori dalla China, Iava, Malacha, Sumatra, Bengala, Zeilam e Pegu, le quali attraversando per andar verso il mar Rosso, quivi pigliano acqua e rinfrescamenti per la lor navigazione, e alle volte arrivano tanto rovinate che le discaricano e lassano andar per perdute. E similmente fra queste isole se ne rompono di queste navi, conciosiacosaché, non avendo ardimento di passar appresso il paese di Malabar, per paura che i Portoghesi non le prendino, si mettono in alto mare, dove infra dette isole (che sono infinite) corrono grandissimo pericolo di rompersi.
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