E risanati che sono, escono di casa con una daga in mano e corrono alle piazze, dove ammazzano quante persone che ritrovono, cosí uomini come donne e fanciulli, che paiono cani arrabbiati: e questi sono chiamati amulos, e come sono veduti in questo furore, tutti cominciano a gridare «amulos, amulos», acciò la gente si guardi, e a coltellate e lanciate immediate gli ammazzano. Delli quali molti della Giava vivono in questa città, che hanno moglie, figliuoli e gran ricchezza. Quivi si trovano buone acque e frutti d'ogni sorte, e l'aere è perfettissimo, e l'altre vettovaglie sono portate di fuori. Il re di Malaca ha grandissimo tesoro, per le grande entrate che ei riscuote dai dazii. Costui si fece tributario il signor di Paam, che soleva essere suo signore nel regno di Siam, sollevandosi contra di lui: nella qual terra di Paam si trova molto oro basso.
Questo paese e terra di Malaca scoperse il signor don Diego Lopes di Sechiera, gentiluomo portoghese; e dapoi discoperta, li Mori della terra presero con tradimento certi Portoghesi con le lor mercanzie e alcuni ne ammazzarono. Per la qual cosa il signor Alfonso Dalburquerque, capitano generale del re nell'Indie, se ne venne con tutta l'armata a Malaca e la cominciò a combattere, e li Mori di dentro a difendersi gagliardamente con lancie, arme e artegliaria grossa e schioppi, e avevano molti elefanti armati con castelli di legno, dove stavano molti arcieri e schioppettieri; nondimeno doppo due gagliarde battaglie la prese per forza, e il re se ne fuggí. Alcuni mercatanti, che tenevano case in quella e vi facevano gran traffichi, dubitando in quella furia di essere saccheggiati e fatti prigioni, si vennero a dar al signor capitano, e cosí scamparono: ma della robba di quelli che fuggirono fu fatto un sacco d'incredibil ricchezze in oro e mercanzie.
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