A queste isole concorrono ogni anno quelli di Malaca e Giava a caricare garofani, e portano per comprarli argenti vivi, cinaprii, panni di Cambaia, Bengala e Paleacate, droghe di Cambaia e qualche pepe, vasi di porcellana, campane grande di metallo che fanno in Giava, bacini di rame e di stagno. Val ivi il garofano molto buon mercato, che l'hanno quasi per niente.
Questo re di Maluco è moro e quasi gentile, perché tien moglier mora e da 300 in 400 gioveni belle, che sono gentili, nella sua casa, delle quali ne ha figliuoli e figliuole: e solamente li figliuoli delle More restano mori. Alli suoi servizii vuol avere di continuo assai femine gobbe, le quali da picciole fa romper nelle spalle e schiena, e queste tiene per grandezza e riputazione, e possono essere da ottanta insino a cento, che di continuo gli stanno d'intorno e appresso e lo servono in luogo di paggi, perché una gli porge la foglia del bettelle, un'altra la spada, e cosí fanno tutti gli altri servizii. In questa isola si trovano molti pappagalli rossi e di molti altri bei colori, dimestici, che li re chiamano mire, che son molto stimati fra costoro.
Isola di Celebe.
Passate le dette isole di Maluco, vi si trovano altre isole dalla parte di ponente, dalle quali vengono alle volte alcune genti bianche, ignude dalla cinta in su, ma hanno panni tessuti di certa cosa che è simile alla paglia, con li quali si cuoprono le parti vergognose. Parlano una lingua lor propria; le lor barche sono mal fatte, e con queste vengono a caricare garofani nelle dette isole, rame, panni di Cambaia, stagno; ed essi portano a vendere spade molto lunghe e larghe, d'un taglio, e altri lavori di ferro e oro assai.
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