Trovansi similmente altre pietre, come occhi di gatte, crisolite e ametiste, delle quali non si fa altro discorso per essere di poco valore, e similmente delle giagonze.
Delli smeraldi.
Li smeraldi nascono nel paese di Babilonia, dove gl'Indiani chiamano il mar Deiguan; nascono anco in altre parti. Son pietre verde di buon colore e belle; sono leggiere e tenere. Vi se ne fanno molte false, ma risguardandole alla luce, le contrafatte mostrano certe pulighe come fa il vetro; ma essendo vere non se ne vede alcuna, anzi la lor vista dà agli occhi una certa sodisfazione, e le buone mostrano come un raggio di sole, e toccate su una pietra di tocco lasciano il color di rame: e lo smeraldo di questa sorte è il vero, e vale in Calicut quanto il diamante e qualche cosa piú, non già per il peso ma per la grandezza, imperoché il diamante pesa assai piú dello smeraldo. Si trova similmente un'altra sorte di smeraldi, che sono tre verdi, ma non cosí stimate: nondimeno gl'Indiani si servono di queste per accompagnarle con altre gioie; queste non lasciano sopra il tocco il color di rame.
DELLE SORTI DELLE SPEZIE, DOVE NASCONO,
E CIÒ CHE VAGLIONO IN CALICUT, E DOVE SONO PORTATE
Del pepe.
Primamente in tutto il regno di Malabar e in quello di Calicut nasce il pepe, e vendesi ogni bahar in Calicut CC fino in CCXXX fanoes, che val ogni fanoes, come s'è detto, un real di argento di Spagna (ch'è quanto un marcello d'argento in Venezia), il qual bahar pesa quattro cantari del peso vecchio di Portogallo, al qual peso si vende in Lisbona tutta la speziaria (il qual cantaro risponde in Venezia libre centododici alla grossa, e alla sottile libre centosettantaotto, tal che verriano a costar le dette lire 712 sottili di Venezia scudi vinti d'oro in circa, che verriano marchetti duoi la libra in circa). Pagasi di dritto al re di Calicut XII fanoes per bahar per tratta.
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