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      Comincia a crescere a mezzo giugno per XL giorni, e per altritanti discresce: e tutti gli abitanti appresso di quello nel tempo della escrescenzia si riducono a' luoghi alti, e finito di calare ritornano alle sue stanze, e allora seminano. E li popoli d'Egitto si tengono molto obligati agli Abissini per cagion di questo fiume, il qual gli dā il vivere, e fanno loro grandissimo onore e carezze, quando li veggono passare per il lor paese.
     
     
      Delli popoli abissini, che sono gli Etiopi, e de' loro costumi e loro mercanzie,
      che vi si portano e cavano.
     
      Li popoli abissini confinano dalla banda verso il mar Rosso con alcuni popoli passati di Arabia in quella parte, li re de' quali sono mori; e da un'altra banda col mare Oceano verso il capo di Guardafuni, drieto alla costa fino a Cefala, ma non arrivano al mare per molte miglia; dalla parte dell'Africa confinano con deserti grandissimi. Sono cristiani, e il paese loro č molto grande, e le genti parte sono date all'armi e mercanzia e parte coltivano la terra, e sonvi assai religiosi. La terra č abbondante d'ogni sorte di vettovaglie e di oro in gran copia. Non hanno porto alcuno, se non Ercoco nel mar Rosso. La maggior parte delli lor traffichi si fanno nella cittā di Zeila e Barbora, sopra il mare, e in alcuni altri porti dentro dallo stretto del mar Rosso, che sono de' popoli arabi ivi abitanti. Questi veramente sono gli Etiopi detti dagli antichi; hanno i lor capelli ricci, e molti di loro sono segnati nella faccia con fuoco; hanno il loro imperatore, detto il Prete Ianni, e uno patriarca.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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