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      La maggior parte delle dette provincie d'Arabia Deserta e Petrea sono disabitate e senza frutto, e di poca acqua; le isole popolate sono Camaram, Delaqua, Suaquem. In questo mare vi sono molti scogli, secche e pietre sotto acqua, e non si può navigare se non di giorno, e in ciascuno luogo si può sorgere. Dalle parte del mar Rosso fino a Camaram è il miglior navigare, e dal Zidem al Tor il peggiore, e dal Tor fino al Suez vi vanno se non barche piccole, e ancora di giorno, di maniera che il tutto è tristo, e pieno di secche sotto acqua che non si veggono. Soffiano in questo colfo venti cosí caldi, che ciascun uomo o animale che muoia gli seccano cosí presto che non sentono putrefazione alcuna, e si portano poi nell'Europa questi tali corpi, e gli chiamano mumia: ma la vera mumia non è questa, ma è una umidità che si coglie d'alcuni corpi di questi tali, che vengono imbalsamati con aloe cocotrino e mirra, cioè il liquore che dalla carne esce per causa di queste tal gomme.
     
     
      Provincia di Egitto, e del succo dell'amfiam che si fa in quello.
     
      La provincia di Egitto comincia sopra il mar Mediterraneo e vien lungo questo mar Rosso; dalla parte verso l'Africa si semina, dopo il calare che fa l'acqua del Nilo, e la maggior parte dalla città del Cairo verso il mar Mediterraneo, ed è abbondantissima di vivere. In questa provincia vi era una città detta dagli antichi..., ora ruinata, dove facevano un succo detto opio tebaico, il quale nell'India ora chiamano amfiam: è cosa molto stimata e usata da questi popoli orientali per causa di lussuria; non gli nuoce, che appresso di noi ammazzeria.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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