In questo paese di Egitto piove rare fiate, e qualche volta sta X mesi e un anno, e se non fusse l'acqua del Nilo, il qual fanno andare con ruote sopra il paese, si patirebbe grandemente. Tutto l'Egitto è sotto l'imperio del gran Turco, dopo che furono scacciati li Mamalucchi, che facevano il lor signore detto il soldano, ed erano tutti schiavi, e quante piú volte erano stati venduti, tanto maggiormente erano stimati.
Del porto del Zidem.
La città del Zidem, o per meglio dire il porto, ha un torrente vicino; è luogo grande come la città d'Adem, ma non ha muri né porte. Può avere da cinquemila fuochi; è sotto il gran Turco. Non produce il paese vettovaglia alcuna né frutto, se non dattili; vengono condotte da Zeila, Barbora e Suaquem molte carni, pesci salati, formento, riso, orzo e miglio, e vi sono molti mercatanti, e vi si fanno di gran traffichi. Un miglio e mezzo dalla città sorgeno le navi, e questo spazio tutto è di mar basso: quivi sempre stanno genti da cavallo in guarnisone, per causa di Arabi e di Portoghesi. Appresso il porto vi è acqua da bere in abbondanza; quivi discaricano tutte le mercanzie che vengono d'India. È lontana da Adem il viaggio di dieci giornate.
Della città della Mecca e di Medina, e il cammino che è dal Cairo fino in Adem.
Lontano dal Zidem per spazio d'una giornata dentro fra terra, vi è la città della Mecca, dove nacque Macometto: ponno essere da tremila fuochi, e la maggior parte mercatanti, ed è sotto il gran Turco. Non hanno acqua da bere, ma la fanno portare da un luogo detto Azeffet, miglia tre lontano, e le vettovaglie dal Zidem.
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