Delle molte sorti di mercanzie che contratta Cambaia con diversi luoghi.
Dal Cairo li mercanti traggono mercanzie che vengono portate d'Italia, di Grecia e Damasco per Adem, come è oro, argento, argento vivo, cinaprio, rame, acque rosate, ciambellotti, grana, panni di lana di colori, vedri cristallini, arme e cose simili; e dapoi di Adem traggono le cose sopradette, e di piú rubia, uve passe, amfiam, acque rosate, argento, oro in quantità e cavalli, che Adem piglia da Zeila e Barbora, e dall'isole di Delaqua, che sono nello stretto, e da quelli d'Arabia; e le vanno a contrattare a Cambaia, dalla qual poi riportano tutte le cose di Malaca, cioè garofani, noci, macis, sandali, verzin, panni di seta, perle, muschio, porcellane, e tutte altre mercanzie di Malaca e del paese, riso, formento, sapon, endego, butiro, olii, alaquequas, maioliche di sorte bassa, come sono le sivigliane, ogni sorte di panni, per contrattare in Zeila, Barbora, Zocotora, Chiloa, Melinde, Magadaxo e luoghi altri di Arabia, il qual tratto è tutto negoziato per via di Adem. La mercanzia propria della terra di Cambaia sono tutti li panni di seta e di gottone, che sariano venti sorti di panni, tutti di valuta grande; alaquequas, endego, lacca naturale della terra, pucho, caco, amfiam molto e buono, semenzina, borraxo, gotton, sapone in molta quantità, pelli concie e pelli grosse da scarpe, mele, cera, formento, orzo, miglio, olio di susimani, riso, butiro, carne e altre cose a queste simili, maioliche di sorte bassa di piú sorte, che vengono portate fra terra dalli regni suoi vicini.
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