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      Quelli di questo regno sono superbi e prosontuosi. Il re si diletta di pigliar anfiam, per poter sodisfar meglio alli desiderii suoi e di star con le sue mogli, e in questo passa tutto il suo tempo; e il suo Idalcam non fa manco. Può avere il re da XL anni e lo Idalcam da XXX, uomini grassi che si danno a ogni vizio e lascivia. Possono essere in detto regno Turchi, Rumi e Arabi da duomila, e di Persiani XII mila. Tien 50 elefanti ammaestrati; li cavalli persiani e arabi sono in tanto pregio appresso di costoro che non si potria credere. Vi si trovano risi in grande abbondanzia, qualche poco di formento, molte carni, e areca e molto betelle.
      Anticamente tenevano gran traffico, e principalmente in Dabul, che era la piú ricca scala e onorata di quelle parti, per il buon porto di molte navi; ma, per il mal trattamento che li Portoghesi fecero nelli lor porti, restò destrutto, e la città di Diu si fece di gran traffico e ricco: nondimeno si fanno ancora di molte mercanzie, ma non già la decima parte di quello si soleva fare. Questo porto tenevano i mercatanti per scala di Adem, perché da Adem si veniva a lui e da lui a Malaca, e tutti conducevano grandissime mercanzie in navi grosse. Disbarcavano quivi la maggior parte di cavalli che venivano al regno di Decam, per la qual cosa li porti si facevano ricchi, e il re e il suo sabaio e altri signori avevano grande entrate, che erano cagione che potevano dar gran danaro alli soldati. Al presente non può molto durare questo regno di Decam nella sua riputazione, e la strada è aperta, e si vede chiara ch'egli è per perdersi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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