Pagina (913/1307)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il parlare di Goa non è come quello di Decam né di Narsinga, ma è lingua separata. Le genti di quello sono valenti e accorte, e sopportano grandemente tutte le fatiche, cosí gli uomini che vanno per mare come quelli che stanno in terra. Li porti del regno di Goa sono li seguenti: Damda, Mai Banda, Goa la vecchia e nuova, Alinga, Amoclapalle, Fiume dal sale, e la punta di Rama, e Cintacola, Amiadiva. In questi porti vi sono fiumi, e vi entrano navi, e ogni ora vi navigano. Dalla banda di terra ferma tiene città e ville, e possessioni di gran rendite e di terre molto abbondanti, ancora che siano in poter de' Mori.
      Questa città di Goa si preparava per fare gran danno a' cristiani, per esser luogo da fare facilmente un'armata, perché quivi fariano in uno anno quello che al Suez non fariano in vinti. Nel pigliare che fecero i Portoghesi di detta città, si ebber tutte le navi che avevano preparate per venire a combattere. Detta città non solamente supera il regno di Decam, ma ancora quello di Cambaia tiene soffocato. Questo regno di Goa mantiene le Indie alla ubbidienza nostra, ancora che non vogliano. È molto polito, gentile, e ha bellissimi giardini. La città di Goa è la piú fresca delle Indie, e piú abbondante di tutte le cose da vivere, dove si suol dire fra li Rumes e gente bianca, quando praticano insieme: «Andiamo al regno di Goa, a gustare delle ombre e selve di quella, e a pigliare il sapor dolce del betelle», perché non è dubio che il regno di Goa ha la miglior betelle che sia in alcuna altra parte, e di piú soave gusto, e sommamente stimata.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





Goa Decam Narsinga Goa Damda Mai Banda Goa Alinga Amoclapalle Fiume Rama Cintacola Amiadiva Mori Goa Suez Portoghesi Decam Cambaia Goa Indie Goa Indie Rumes Goa Goa