Sarà tutta questa terra, per le rive del mare, da CCCXL in CCCLX miglia. Sono le montagne cosí alte che non permettono che li venti da greco passino alla costa d'India, né, per il contrario, che li venti di garbino e di ponente soffino nel regno di Narsinga, di sorte che, se uno verrà da Colam per la costa della India con vento fresco d'un delli detti, arrivando subito cessano. Se d'India si partirà per andar a Coromandel con li venti di ponente, subito che imboccano nel canal di Zeilam non soffiano piú: onde avviene che Malabar, per mancare di venti secchi, è fresca e graziosa terra, e la provincia di Coromandel, non vi soffiando venti umidi, è sterile, senza arbore né picciolo né grande, come piú particolarmente dirò quando si tratterà della detta terra.
Tutto il paese di Malabar crede nella Trinità, Padre, Figliuolo e Spirito Santo, un solo vero Iddio: e questo cominciando a Cambaia fino a Bengala, come piú largamente dirò quando si parlerà della terra ove giace san Tommaso apostolo.
Come il paese di Malabar è molto popolato, e de' costumi e professione di quelli che sono chiamati Nairi, i quali s'obligano di morire per il re loro.
La gente di Malabar è negra, bruna e berrettina, e tutti li re sono gentili, di stirpe delli lor sacerdoti; il parlare è tutto uno, cosí come è lo italiano, differente poca cosa. Il paese è molto popolato: possono essere in Malabar centocinquantamila Nairi, uomini dati alle arme di spada e di targa, e grandi arcieri. Costoro adorano il lor re, e se per caso egli vien morto in battaglia, sono obligati di morire; e se non lo fanno, sono banditi del paese e restano vergognati tutto il tempo della vita loro.
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