Il peso di quello è un tael e mezzo, che sono due once e una ottava e un quinto: vale in Pegu quattro vizas e mezza, e in Malaca un tael di timas, che sono 84 calais.
L'oro tien in Pegu la valuta di Malaca; si porta gran quantità d'argento da Pegu in Bengala, perché ivi vale qualche cosa di piú. La moneta piccola di Pegu sono buzios piccioli bianchi: generalmente vagliono in Martabane quindicimila una viza, che sono X calais; quando è buon mercato sedecimila, quando sono molto cari quattordicimila, il generale è quindicimila. Vale il calain millecinquecento buzios, e per quattrocento o cinquecento danno una gallina (che viene al modo di Venezia un marchetto), e per questo prezzo danno le cose a queste simiglianti, e per questa maniera corre in Araquem. Vengono questi buzios dall'isole di Diva, dove fanno li mantili sottilissimi in gran copia; e similmente dell'isole di Bandam e di Burnei le portano a Malaca, e di lí sono portati a Pegu.
Peso e misura di Pegu.
Il daquem di Martabane di baar è minore di quello di Malaca vinti catais: quello di Martabane tiene 120 vizas, che sono 180 catais; quello di Malaca tiene 200. Questi catais sono della stadiera grande. Il riso si pesa per toons: tiene ciascun toons dieci gamtas di quelli di Malaca, a filladas del paese. Viene ogni anno una nave di Guzerati a Martabane, e di Gonov portano queste mercanzie seguenti: rame, cinaprio, argento vivo, anfiam, panni; e riportano gran quantità di lacca, che è buon mercato nel paese: alle fiate vale quattro vize il bahar (che verria lire cinque al marchetto in circa), e alle volte cinque e sei e sette vize; portano via benzuin, argento e pietre preziose.
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