Della stanzia del re di Pegu, e della natura e forma e vestire degli abitatori di essa,
e de' sonagli che portano.
Il re di Pegu stanzia di continuo nella città di Pegu, che è fra terra: e dalla città al porto di Dogom si va in un giorno e una notte, a Martabane in quattro giorni, a Coponim in otto giorni. Dopo il re, di estimazione è Cobrai, che è suo capitano e governatore del regno, e dapoi il Talcada di Dogom, e poi quello di Martabane e un altro di Pizim. Tien gran copia di elefanti: ne può avere in tutto il regno da seicento in settecento.
Sono gli abitatori di Pegu uomini di mediocre statura, e piú presto grossa che altramente; e sono molto agili e disposti, e si affaticano grandemente, e son di gran forza. Portano li capelli tosi fino a mezzo il capo: solamente in cima vi lasciano un ciuffo di capelli lunghi. Hanno sempre in bocca della foglia di bettre, per questo li denti son negri. Portano attorno le coscie gran copia di panno bianco, e sopra il capo alcuni panni bianchi quasi a modo di mitria. Le donne sono molto piú bianche che essi, e similmente della medesima statura di corpo, ma piú leggiadre e conversevoli e belle; portano li capelli al modo della China. Le donne di Malaca hanno gran piacer come giungono gli uomini di Pegu nel suo paese, per esser loro affezionate grandemente: la cagione di questo penso che sia qualche secreta e dolce armonia, vedendosi che li detti vengono tanto stimati e apprezzati da queste donne, e non so trovarne altra cagione. E ancor che questa gente di Pegu sia molto piacevole e aventurata fuori di casa sua, nondimeno nel suo paese vien detto che è superba.
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