Li mercanti sono molto pratichi nelle loro mercanzie. Sono uomini grandi e bianchi, tosati il capo al modo di Pegu. Il regno si regge con giustizia, e il re stanzia di continuo nella città di Odia: è gran cacciatore, per esser il paese pieno di animali selvatichi. Con li forestieri si contiene in gran riputazione, ma con li naturali è piú conversevole. Può avere da 500 mogli e piú. Eleggono per re, dopo la morte sua, persona che sia di sangue reale, principalmente nepote o figliuolo di sorella, se è persona atta a questo; se non, per voci e accordo che fra loro si fa, onde accade che determinano quale è il migliore. Si osserva fra loro di guardar sempre il segreto: sono in quello che gli è utile uomini molto taciturni; parlano con modestia e sono bene ammaestrati, e gli uomini onorati tengono grande ubidienzia al re. Li suoi governatori sono grandemente intenti al suo utile, perché alli mercanti forestieri che vanno nel suo paese e regno, con lusinghe e con astuzie ritengono le mercanzie, le quali alla fine sono mal pagate: e questo accade a tutti, ma manco fanno alli popoli cheliis e chiis, per l'amicizia che tiene il suo re con questo di Siam. Per questa cagione non vanno tanti mercanti al suo porto come anderiano, e nientedimanco con tutto questo, per essere la terra ricca e di buone mercanzie, sopportano di molte cose, per cagione del gran guadagno che spesse volte lor suole accadere.
In questo regno di Siam vi sono molto pochi Mori, perché gli abitanti non vogliono lor bene, ma vi è qualche Arabo, Persiano, di Bengala, e molti Cheliis e Chiis e di altre nazioni che stanziano e mercantano.
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