Mangiano con duoi legnetti piccoli quadri in questo modo, che pigliano la porcellana con la man sinistra, e fra le dita della man destra tengono questi legnetti, colli quali si servono della vivanda (come facciamo noi del pirone alla italiana). E vengono in giunchi a Malaca con mercanzie, e portano seta bianca, damasco, rasi di colori, broccati alla lor guisa, molte perle, e infinita quantità di porcellane di molte sorti, rame, allume di rocca, muschio, cassette lavorate con foglie d'oro, cose di lavori fatti di seta per camicie, e molte altre cose che non mi vengono in memoria. Levano qui, quando si partono da Malaca, pepe, puco, caco e qualche poco di garofani; la principal mercanzia, che sia in maggior conto e stimazione fra loro, è il pepe. Partono da Malaca di maggio o di giugno, e pongono nel viaggio, fra l'andare e tornare, da sette in otto mesi: è sicuro viaggio.
La China è terra di molte mercanzie, e abbondante di vettovaglie. Sono molto gelosi del lor paese, di sorte che, da ciascun giunco che arriva al suo porto, subito vogliono saper la mercanzia che gli portano, e gli dimandano quello che egli vuole, né mai cessano fino a tanto che la sappiano in duoi o tre giorni, e poi se ne vanno al lato del giunco con quanto ha bisogno. E hanno questo ordine fra loro, che niuno possa andare a comprar per minuto nella città, e se alcuno il fa perde tutta la sua robba, per non voler che entrino nella città: e questo è fatto fra loro per legge, per essere questo porto anticamente con questo costume.
| |
Malaca Malaca Malaca China
|