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      E di lí inanti se n'andò il detto Nicolò a una città di mille fuochi che si chiama Malepur, situata pur alla costa del mare nell'altro colfo verso 'l fiume Gange, dove il corpo di san Tommaso onorevolmente è sepolto in una chiesa assai grande e bella, gli abitatori della quale son cristiani detti nestorini, i quali sono sparsi per tutta l'India, come fra noi sono li giudei: e tutta questa provincia si dimanda Malabar.
     
     
      Come appresso la città di Cael si pescano le perle,
      e della sua smisurata grandezza delle foglie d'un arbore.
     
      E avanti che s'arrivi a questa città, n'è un'altra che si chiama Cael, appresso la qual si pescano le perle. E qui nasce un arbor senza frutto, la foglia del quale è di lunghezza sei braccia e quasi altretanto di larghezza, e tanto sottile che, ristretta insieme, ella si può tenere in un pugno: e queste foglie s'usano in quelle parti in vece di carta per iscrivere, e nel tempo di pioggia si portano in capo per non si bagnare, dove che tre e quattro compagni, distendendola, possono nel cammino star sotto coperti senza bagnarsi.
     
     
      Della nobile isola di Zeilam, e delle pietre preziose che vi sono,
      e della descrizione della cannella e utilità che si cava d'essa.
     
      In capo di questo paese verso mezzodí è la nobil isola di Zeilam, che circonda duemila miglia, nella quale si trovano cavando rubini, zaffiri, granate, e quelle pietre che si domandano occhi di gatta. Ivi nasce la buona cannella in gran copia, l'arbore della quale s'assomiglia al salice, ma è piú grosso, e i rami non tendono in alto, ma in largo; le foglie son simili a quelle del lauro, ma piú grandi alquanto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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