Tra il fiume Indo e Gange vi è un lago, l'acqua del quale è di maraviglioso sapore e bevesi con gran diletto: tutte le regioni vicine, e anco quelle che sono lontane, mandano a pigliar di quest'acqua, e vi sono deputati molti cavalli leggieri sopra le strade per li corrieri, di sorte che ogni giorno ne hanno della fresca. Non hanno grano né pane di quello, ma hanno una certa sorte di lor farina; si nutriscono di risi, latte, formaggio e carne. Hanno gran copia di galline, capponi, fagiani, pernici e di molte altre selvaticine; si dilettano molto della caccia. Non portano barba, ancora che abbino i capelli lunghi, distesi sopra le spalle; usano i barbieri come facciamo noi altri, e quando vanno in guerra, legano li capelli dietro al collo con una cordella di seta. Sono nella statura del corpo e nella brevità di vita eguale a noi altri. I lor letti sono tutti forniti con lavori d'oro, e le coltre sotto le quali dormono riccamente lavorate. L'uso del vestire è vario, secondo la diversità delle regioni e de' luoghi. Communemente non hanno lana, ma lino, gottone e seta in gran copia, de' quali ne fanno vestimenti, cosí gli uomini come le donne. Portano intorno alle parti vergognose alcune traverse di lino, longhe sino alle ginocchia; portano una veste sola, o di tela o di seta, sopra la traversa, gli uomini sin al ginocchio, le donne sin al calcagno: e non ne posson portar piú rispetto al gran caldo che fa in quel paese. Non portano in piede altro che una soletta, ligata con una cordella rossa di seta o d'oro, ciascuno secondo il grado suo, come si vede nei piedi delle statue antiche di marmo.
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Indo Gange
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