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      Dapoi duoi giorni fu referito questo golfo esser pieno di secche, né potersi andar molto in dentro. Li nostri delle navi nel ritorno viddero alquanti Indiani, che alli liti ricoglievano cappe: Indiani dico, perché cosí chiamano tutti gli abitatori di quelle terre incognite. Erano uomini di grande altezza, cioè di dieci palmi, coperti di pelli di fiere, e piú negri di quello si conveniva al sito della regione. Alcuni delli nostri dismontarono in terra e andarono a loro, e mostraron loro alcuni sonagli e carte dipinte, i quali cominciarono a salutar li nostri, saltandoli intorno con un canto rozzo e mal composto, tale che non s'intendeva quel che dicessero. E per dar ammirazion di se stessi, si misero giú per la gola senza nausea una freccia di mezzo cubito per fino al fondo dello stomaco, la qual di subito cavando, come se per quello gli avessero dimostrato la lor fierezza, parve che se ne rallegrassin molto. Vennero finalmente tre come ambasciadori, e pregarono li nostri, con alcuni segni, che andassero un poco piú lontani con loro fra terra, come se gli volessero ricever benignamente in casa loro. Mandò Magaglianes con costoro sette uomini bene armati, acciò che s'informassero diligentemente quanto che potessero e del luogo e della gente.
      Costoro camminarono con loro per terra circa sette miglia, e pervennero in un bosco oscuro e senza via, dove era una casetta bassa coperta di pelli di fiere, nella quale erano due stanze, in una delle quali abitavano le donne con lor figliuoli, nell'altra gli uomini: le donne con li figliuoli eran tredici, gli uomini cinque.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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