Tutti gli uomini, donne e fanciulli hanno tre buchi nel labbro di sotto, dove portano alcune pietre tonde, lunghe un dito o piú, che pendono in fuori. Naturalmente non sono né neri né bianchi, ma di colore di ulivo. Hanno sempre le parti vergognose discoperte, senza alcun pelo, sí gli uomini come le donne. Il lor signor chiaman cacique, il qual ha infiniti pappagalli, e ce ne dette da otto in dieci per cambio di uno specchio. Hanno ancora gatti maimoni piccoli, molto belli, i quali mangiano. Il lor pane è bianco, rotondo, fatto di una midolla d'un arbore, ma non è troppo buono. Trovansi appresso costoro alcuni uccelli, che hanno il becco grande come un cuchiaro, senza lingua. Per una mannaretta danno in cambio una o due delle lor figliuole per ischiave, ma per cosa alcuna non dariano la lor mogliere, né quelle fariano vergogna a' lor mariti per prezio alcuno, come da loro s'intese; né vogliono che mai gli uomini giaciano seco di giorno, ma la notte solamente. Queste li portano drieto il lor mangiare in alcuni cesti alle montagne e altri luoghi, perché non gli abbandonano mai. Portano similmente un arco di verzino, overo di legno di palma negro, con un fascio di freccie fatte di canne. Portano li figliuoli in una rete fatta di cotone appiccata al collo, e fanno questo per cagion che non siano gelosi.
Stettero in questo paese due mesi, nel qual tempo mai non piovvé. E andando fra terra tagliarono molti legni di verzino, con li quali fabricarono una casa, e nel ritorno loro al porto per aventura piovvé, e gli abitanti dicevano che li nostri erano venuti dal cielo, perché essi avevano menata la pioggia.
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