Il capitan generale chiamò questi popoli Patagoni. La maggior parte di costoro vestono della pelle dell'animal sopradetto, e non hanno casa ferma, ma fanno con le pelli dette a modo d'una capanna, con la quale vanno ora in un luogo ora in un altro; e vivono di carne cruda, e di una radice dolce, la qual chiamano capar. Questo nostro gigante che avevamo mangiava al posto una corba di biscotto, e beveva mezzo secchio di acqua al tratto.
Come li capitani di quattro navi volsero ammazzar il capitan generale Hernando Magaglianes,
e come furono castigati. Di una terra qual chiamarono la montagna di Cristo;
di un capo detto delle Undicimila Vergini; del fiume delle Sardelle; del capo Desiderato;
del stretto Patagonico. De' pesci colondrini, che volano.
Stemmo circa mesi cinque in questo porto di San Giuliano, e immediate che ci fummo entrati, li capitani dell'altre quattro navi, cioè Giovanni di Cartagenia, il tesorier Luigi di Mendozza, Antonio Cocco e Gasparo Casado, volsero a tradimento ammazzar il capitan generale Hernando Magaglianes. Ma, discoperto il tradimento, il capitano fece squartare il tesoriere, e il simil fu fatto a Gasparo Casado; ma Giovanni di Cartagenia lo fecero smontar in terra, e insieme con un prete lo lasciarono in quella terra di Patagoni.
In questo porto si viddero certe capre lunghe di corpo, nominate missiliones, e alcune ostreche piccole, non buone da mangiare. Videro anche quelli uccelli grandi detti struzzi, volpi e conigli minori che li nostri. Piantarono una gran croce di legno nella sommità di una montagna, in segno d'aver tolto il possesso di quella terra per il reame di Spagna, e chiamarono questo luogo la montagna di Cristo.
| |
Patagoni Hernando Magaglianes Cristo Undicimila Vergini Sardelle Desiderato Patagonico San Giuliano Giovanni Cartagenia Luigi Mendozza Antonio Cocco Gasparo Casado Hernando Magaglianes Gasparo Casado Giovanni Cartagenia Patagoni Spagna Cristo
|