Ed ecco, stando in questo sospetto, subito udirono grandissimi gridi e pianti, per il che levarono le ancore, e cominciarono a scaricar le artigliarie con gran furia verso la casa dove sentivano detti gridi, e si alontanarono da terra. Dapoi viddero venire Giovan Serrano in camicia ferito, il qual gridava verso li nostri che non dovessero tirar piú, perché lo ammazzariano. Li nostri gli dimandarono se tutti erano stati morti con l'interprete; costui rispose che erano stati morti, ma che all'interprete non avevano fatto male alcuno, e cominciò a pregarli che lo volessino riscattare con alcuna mercanzia. Ma Giovan Carnai, il qual era suo compare, insieme con gli altri non volsero restar per questo suo patron, ma subito levarono via li battelli; e Giovan Serrano piangendo e lamentandosi diceva che, subito che li nostri averanno fatto vela, gl'Indiani lo ammazzeriano, che pregava Iddio che, nel giorno del giudicio, domandasse l'anima sua a Giovan Carnai suo compare: ma queste parole non valsero, perché immediate fecero vela, e non si è mai saputo novella se sia vivo o morto.
In questa isola di Zubut si trovano cani, gatti, sorzi, miglio, panico, orzo, gengevo, fichi, naranzi, limoni, canne dolci di zucchero, ages, mele, coche, carni di diversi animali, vino che si fa di palma, e oro. Ed è una grande isola con un buon porto, il quale ha due entrate, una verso greco levante, l'altra verso ponente garbin; ed è lontana dall'equinoziale verso il nostro polo dieci gradi e undici minuti, e di lunghezza donde partimmo circa gradi 164. E alcuni giorni avanti che 'l capitano fusse morto, si ebbe nuova dov'erano le isole Molucche.
| |
Giovan Serrano Giovan Carnai Giovan Serrano Indiani Iddio Giovan Carnai Zubut Molucche
|