Fatte che ebbero quelle riverenze regali, li nostri dissero che erano uomini del re di Spagna, che volevan pace con lui, e che non domandavano altra cosa se non di poter contrattar con loro. Il re fece lor rispondere che poi che 'l re di Spagna voleva esser suo amico, che egli era contentissimo di esser similmente suo, e che si fornissero di acqua e legne e che facesser le loro mercanzie. Poi li nostri gli dettero li presenti, faccendo a ciascuna cosa un poco di riverenza con la testa, e il re fece dar a ciascuno delli nostri un pezzo di broccatello fatto d'oro e di seta, e misongli questi panni sopra la spalla sinistra e poi gli levaron via.
Fu portata poi una collazion di garofani e cannella con zucchero, la qual finita di mangiare, le cortine subito furono tirate e le finestre serrate. Tutti gli uomini che erano in quelle sale aveano un drappo di seta, chi d'un colore e chi d'un altro, intorno alle parti vergognose, e alcuni aveano pugnali col manico d'oro ornato di perle e pietre preziose, con molti anelli nelle mani. Li nostri, discesi dal palazzo e montati di nuovo sopra gli elefanti, ritornarono alla casa del governatore: e otto uomini gli andavano avanti, con li presenti ch'el re aveva loro fatto. E giunti a casa, dettero a ciascun de' nostri il lor presente, mettendoglielo sopra la spalla sinistra, e li nostri donarono alli prefati per lor fatica un paio di coltelli per uno. Dapoi vennero nove uomini alla casa del governatore, carichi con un piatto ciascun di loro da parte del re, e in ciascun piatto erano 10 o 12 scodelle di porcellana piene di carne di vitello, capponi, galline, pavoni e altri uccelli, e di pesce; e venuta l'ora della cena, sedendo sopra una bellissima stuora di palma, mangiarono da 30 in 32 sorti di vivande fatte di diverse carni, e pesce acconcio con aceto, e altre cose.
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