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      Questi fecero dir al re come gli avean dati a certi mercatanti indiani, e inteso questo, il re volse che li nostri gli dessero duoi uomini, i quali voleva mandar a trovare questi Indiani insieme con sei delli suoi, per far loro intendere come erano uomini del re di Spagna venuti lí. E cosí li nostri fecero, e gl'Indiani, inteso questo, si maravigliarono grandemente che li nostri avessero fatto sí gran viaggio per quella parte donde erano venuti. Dopo questo, alcuni del re di Tidore, essendo venuti in nave e veduti alcuni porci vivi, che li nostri tenevano per munizione, gli pregarono che gli dovessino ammazzare, che gli dariano in cambio di quelli quante capre e galline volessero; e per aventura, venendo li detti sotto la coperta della nave, ne viddero uno che non era stato morto, e subito si coprirono il viso per non vederlo né sentir il suo odore.
      Verso il tardi del detto giorno venne un prao di Pietro Alfonso portoghese, e avanti che egli entrasse nella nave de' nostri, il re di Tidore lo mandň a chiamare, e con allegro volto gli narrň tutte le nuove de' fatti nostri, e volse con lui venir alla nave, dove fu dalli nostri abbracciato e carezzato. Detto Pietro disse alli nostri molte cose de' Portoghesi, e tra l'altre come venivano sino a queste isole a caricar garofani. Dipoi dimorato alquanto si partí, promettendo di voler tornar in Spagna sopra la nave de' nostri.
     
     
      Dell'isola detta Bacchian, del presente fatto al re di Gilolo, e della grandezza di detta isola. De' garofani e come nascono.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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