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      Il medesimo giorno Antonio Pigafetta andò in terra per veder come nascevan li garofani, gli arbori de' quali sono alti e grossi come è un uomo al traverso, e poi si vanno assottigliando; li lor rami si spandono alquanto larghi nel mezzo, ma nella fine sono appuntati. Le foglie sono come quelle del lauro, la scorza è del color dell'oliva. Li garofani nascono nella sommità de' rami, dieci e venti insieme. Quando li garofani nascono sono di color bianchi, maturi rossi, e secchi negri. Colgonsi due volte l'anno, cioè di dicembre e di giugno, perciò che in questi duoi tempi l'aere è piú temperato; ma è piú temperato nel dicembre, al tempo di Natale. Quando l'aere è piú caldo e manco piove, si coglie 300 e 400 bahares in ciascuna di queste isole; e nascono solamente sopra montagne, e se alcun di questi tali arbori è trasportato in altro luogo, non vive punto. La foglia, lo scorzo e il legno, quando è verde, è cosí forte come è il garofano; se non sono colti quando sono maturi, diventano tanto grandi e tanto duri che altra cosa di loro non è buona se non la scorza. Non nascono garofani in altro luogo al mondo, per quel che si sappia, se non in 5 montagne delle 5 isole di sopra nominate. Se ne truovan ben alcuni nell'isola di Gilolo, e in un'isola piccola oltra Tidore, e ancora in Mutir, ma non sono buoni come questi delle sopra nominate. Li nostri vedevan quasi ogni giorno come si levava una nebbia, la qual circondava queste montagne di garofani, che è cagion di farli diventar piú perfetti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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