Tutti li signori dell'India maggiore e di quella di sopra danno obedienzia a questo re, e per segno che siano veri vasalli, ciascun tien nella piazza che è in mezzo le loro città un animal detto lince, che è piú bello che un leone: e il sigillo del re di China è la lince, e tutti quelli che vogliono andar a China portano questo sigillo di cera over sopra un dente di elefante, altramente non lo lascieriano entrar nel porto. Quando alcun re è inobediente al re lo fanno scorticare, e insalata la pelle e secca al sole, la empiono di paglia o d'altra cosa, e la fanno star col collo basso, posta nella piazza sopra qualche luogo eminente, acciò che ciascuno la vegga. Il re non si lascia mai vedere da persona alcuna, e quando li suoi cortigiani lo voglion vedere, esso discende dal palazzo in un padiglion che è ricchissimo, accompagnato da sei damigelle sue principali, le quali sono vestite come esso, e di quello entra in un serpente detto nagha, che è la piú maravigliosa e ricca fabrica del mondo ed è posto nella corte maggiore del palazzo, e il re entra dentro con le prefate donne per non esser conosciuto tra quelle: li suoi guardano per un vetro che è posto nel petto del detto serpente e veggono il re e le donne, ma non possono discernere qual sia il re. Detto re si marita con le sorelle, acciò che 'l sangue reale non si mescoli col sangue d'altrui. Il suo palazzo è circundato da sette muri larghi grandemente un dall'altro, e in ciascun di questi tali circuiti stanno diecimila uomini, che fanno la guardia al palazzo fin a tanto che suona un certo segno; poi vengono altri diecimila in ciascun circuito, e cosí si mutano di dí e di notte.
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