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      Da l'isola Terzera tu navigherai poi per levante millecento miglia, onde tu ti troverai sopra la terra di Lisbona.
     
     
     
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      Discorso di m. Gio. Battista Ramusio sopra varii viaggi per li quali sono state condotte fino a' tempi nostri le spezierie e altri nuovi che se potriano usare per condurle.
     
     
      Maravigliosa cosa veramente è a pensare la gran mutazione e alterazione che fece in tutto l'imperio romano la venuta de' Goti e altri barbari in Italia, conciosiacosaché tali populazioni estinguessero tutte l'arti, tutte le scienzie e tutti i traffichi e mercanzie che in diverse parti del mondo si facevano: e durarono per 400 anni e piú quasi come le tenebre d'una oscura notte, sí che alcun non ardiva di partirsi del suo paese natio e andar altrove, dove che avanti la venuta di detti barbari, quando fioriva l'imperio romano, in tutte l'Indie orientali per mare sicuramente si poteva navigare; ed era cosí frequentato e celebre questo viaggio e conosciuto come egli è al presente per la navigazion dei Portoghesi. E che questo fusse il vero, chiaramente lo dimostra quel che scrive Strabone, che fu nel tempo d'Augusto e di Tiberio, il qual, parlando della grandezza e ricchezza della città d'Alessandria, governata allora come provincia da' Romani, dice queste parole:
      «Questo luogo solo dell'Egitto è atto a ricever tutte le cose che vengono per mare, per la commodità del porto, e quelle che si portano per terra, avendo il fiume del Nilo che le conduce cosí facilmente, e per questo è la piú ricca città di mercanzie che sia al mondo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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