L'entrate veramente dell'Egitto sono sí grandi, che M. Tullio disse in una sua orazione che 'l re Tolomeo cognominato Auleta, padre della regina Cleopatra, aveva di entrata dodicimila e cinquecento talenti, che sono sette milioni e mezzo d'oro. Per la qual cosa, avendo questo re tanta entrata, che fu cosí da poco e cosí negligentemente la governň, quanta dee esser quella che si cava al presente dell'Egitto, che č governato con tanta diligenza dai Romani, che hanno accresciuto tutti li commerzii e traffichi della Trogloditica e dell'India? Conciosiacosaché nel tempo passato a mala pena si trovava che venti navi insieme avessero ardimento di penetrare nel golfo Arabico, e fuori della bocca di quello mostrar le prue, dove che al presente grandissime armate vanno insino nell'India e nelle estreme parti dell'Etiopia, d'onde son condotte preziosissime mercanzie e di gran valuta in Egitto, e quindi poi si portano in altri paesi. E a questo modo raddoppiano i dazii, cioč di quelle che sono quivi condotte e di quelle che di lŕ sono cavate, e delle cose di gran valuta č necessario pagar grandissimi daziiť.
Che di questo viaggio del mar Rosso e dell'India si portassero infinite e preziosissime mercanzie, e di molte altre sorti che a' tempi nostri non si sanno, il quarto volume delle leggi civili lo dimostra, perché in quello si leggono, descritte di commissione di Marco e Commodo imperatori, tutte le robbe che dovevano pagar dazio nel mar Rosso, il qual si affittava, come tutti gli altri dazii dell'imperio romano; e sono le infrascritte:
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