» E rispondendo noi che non lo sapevamo, continuò dicendo che, ritrovandosi già alcuni anni nella città di Siviglia e desiderando di saper di quelle navigazioni de' Castigliani, gli fu detto che v'era un gran valent'uomo veneziano che avea 'l carico di quelle, nominato 'l signor Sebastiano Caboto, il qual sapeva far carte marine di sua mano, e intendeva l'arte del navigare piú ch'alcun altro. «Subito volsi essere col detto, e lo trovai una gentilissima persona e cortese, che mi fece gran carezze e mostrommi molte cose, e fra l'altre un mapamondo grande colle navigazioni particolari sí di Portoghesi come di Castigliani. E mi disse che, sendosi partito suo padre da Venezia già molti anni e andato a stare in Inghilterra a far mercanzie, lo menò seco nella città di Londra che egli era assai giovane: non già però che non avesse imparato e lettere d'umanità e la sfera. Morí il padre in quel tempo che venne nova che 'l signor don Cristoforo Colombo genovese avea scoperta la costa dell'Indie, e se ne parlava grandemente per tutta la corte del re Enrico VII, che allora regnava, dicendosi che era stata cosa piú tosto divina che umana l'aver trovata quella via mai piú saputa d'andare in Oriente, dove nascono le spezie. "Per il che mi nacque un desiderio grande, anzi un ardor nel core di voler far ancora io qualche cosa segnalata, e sapendo per ragion della sfera che, s'io navigassi per via del vento di maestro, averia minor cammino a trovar l'Indie, subito feci intender questo mio pensiero alla maestà del re, il qual fu molto contento e mi armò due caravelle di tutto ciò che era di bisogno: e fu del millequattrocentonovantasei, nel principio della state.
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