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      E dopo molte cose che quivi passammo, determinammo di andare con questo aviso e con li detti trenta uomini alla volta della isola di Vendenao, cercando il nostro generale: e arrivati dove era stato lasciato, non lo trovammo, né alcun segno della sua armata, se non in uno arboro certe lettere che dicevano che cavassimo al piede di quello, dove trovammo una lettera nella quale diceva che il navilio che ivi venisse l'andasse a ritrovare alla volta del colfo di San Maffo, che è a capo d'una isola prossima alle isole di Maluccho. E volendo con questo aviso andare a ritrovarlo, l'acque correnti ne ritornorno fino a quattro gradi alla banda di tramontana; tuttavia trovammo 7 o otto isole, che chiamano di Tarrao, nelle quali trovammo genti della maniera dell'altre, con vettovaglie e arme, oro e gengevo.
      E di lí navigando al ponente nella medesima altezza per spazio di disdotto leghe, trovammo un'altra isola grande che si chiama Sanguin, popolata come l'altre e di miglior gente; e di lí voltando la nostra navigazione, dimandando del detto colfo di San Maffo, li tempi ne sforzorono e ne buttorno quaranta leghe al ponente, dove vedemmo e trovammo una isola grandissima, molta parte della quale si stende da levante a ponente, e parte di quella per altri e diversi parizzi. Trovammo in quella porti da duoi gradi e mezzo fino a tre, e vi si veggono molte isole al lungo della costa; e a mio giudicio può circondare questa isola da trecento e piú leghe, e nelle parti che di quelle toccammo contrattammo con gli abitatori, e vedemmo oro e sandali, gengevo e risi, porci, galline e cervi, in molto maggiore abbondanza che non sono nelle dette, ancora che non tengono maiz né altri frutti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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