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      Il formento o grano o altre semenze che abbiamo in queste bande non usano in quelle, né il clima lo consentirebbe che potessino maturarsi, per esser le terre umidissime, massime le vicine a Gambea. Solamente nelle terre abitate da' popoli caragoli, in alcune campagne contermini alli deserti, raccogliono qualche poco di grano, ch'è molto piú grosso e bello che non è quello di Spagna, secondo che essi dicono.
      Questo fiume Canagà per la nostra divisione è quello che divide la terra delli Mori da quella delli Negri, ancora che al lungo delle sue rive tutti siano mescolati nel colore, vita e costumi per ragione della copula, che secondo il costume delli Mori accettano ogni moglie. Però, quanto alla qualità della terra, pare che la natura abbia posto quel fiume fra ambedue quelle nazioni come termine e divisione, perché quella terra che giace dalla parte di tramontana, che propriamente li Mori abitano, cominciando nel mare oceano occidentale, in larghezza di cento leghe e alcune volte piú e manco, è tutta deserta a modo di una fascia, della quale il fiume Canagà è il confine, e si va estendendo verso levante fino che trova l'acque del Nilo, dal quale pigliando umidità per il corso di quelle acquista pur qualche verdura; e poi, passata che ha dall'altra parte del fiume, continua pur con la medesima seccura e sterilità, fino a dar nell'acque salse del mar Rosso. Il qual diserto non è però cosí sterile per tutto che in alcuna parte non sia populato a modo di una macchia, che sono li luoghi che Strabone chiama Abbasi: e la maggior parte è goduta da moltitudine d'Arabi, che vi vanno ciascuna sotto il suo signore o capitano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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