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      Questo principe che chiamiamo Benomotapa o Monomotapa è come fra noi imperator, percioché questo significa il suo nome appresso di loro; lo stato del quale non consiste in molti apparati, tapezzaria o supellettile per servizio della sua persona, perché il maggior ornamento che abbi nella sua casa sono alcuni panni bombagini che si fanno nel paese con molti lavorieri, ciascuno delli quali sono da quattro braccia per quadro, e vagliono da venti fino a cinquanta ducati. Servesi inginocchioni e con farli la credenza, la qual si piglia non avanti di quello che gli danno a mangiare, ma dipoi di quello che resta. E al tempo che lui beve o tosse, tutti quanti che sono presenti danno un grido con qualche parola buona in laude del re, donde adviene che 'l grido corre da un luogo all'altro, di maniera che tutta la città sa quando il re beve o tosse. E per reverenzia, essendo avanti di lui, nessuno si chiarisce la voce, e tutti sono obligati di star a sedere: e se alcuno li parla stando in piedi, sono Portoghesi e Mori, e alcuni suoi alli quali lui concede questo per onorificenzia. E il primo over il secondo di dignità che sia in casa sua può sedere sopra un panno, e il terzo che possi aver porte nell'uscio di casa: e questa è dignità di gran signori, percioché tutti gli altri non hanno porte. E dice lui che le porte sono fatte per la paura di malfattori, e poscia che lui è giustizia, che li piccioli non deono aver paura d'alcuna cosa, e se lui concede porte alli grandi è per riverenzia delle loro persone.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Secondo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1307

   





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