Volume terzo
Tommaso Giunti ai lettori
Se gli uomini sapessero la vera cagione perché spesse volte gli avvenimenti dell'altrui operazioni siano diversi da quel che pareva che si dovesse aspettare, non verriano sí facilmente ad incolpar gli altri o di negligenza, o di tardanza, o di poca prudenza nelle azioni; ma, percioché nella maggior parte le cagioni sono ascose a coloro che non si ritrovano nel fatto istesso, avviene che per lo piú accusano chi meriteria d'essere scusato. Voglio dire ch'io negli anni passati, sí come voi avete potuto vedere, mandai fuori dalle nostre stampe due volumi di Navigazioni e di Viaggi, il primo cioè e non molto dapoi anche il terzo; il quale vi demmo prima del secondo percioché, trovandoci gli esemplari che appartenevano a quella parte aver per buona ventura del tutto apparecchiati, giudicammo di farvi cosa grata se, in tanto che s'andava raccogliendo materia a bastanza per il secondo, vi facevamo partecipi di quello che già si trovava esser posto in ordine. E veramente per chiarissimi indizii abbiamo compreso che ciò vi è stato gratissimo, e appresso avemo conosciuto che con infinito desiderio avete aspettato questo secondo, negli altri a voi promesso, e forse molte fiate averete ripreso e vi sareti anco doluti della mia tardanza. La quale tengo per fermo che voi stessi scuserete, quando averete saputo che due gravissimi accidenti, sopravenutimi già due anni sono, m'hanno impedito che prima non ho potuto satisfare al desiderio vostro: l'uno de' quali è stata la morte di messer Gio.
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