Battista Ramusio, che morí in Padova il mese di luglio nel 1557, e l'altro l'incendio della mia stamperia, il quale quattro mesi dopo avenne, il 4° giorno di novembre nel medesimo anno. E se questo mi č stato acerbo, quella mi č stata amarissima, e quanto dispiacere e dolore ella mi abbia apportato, ciascuno a cui veramente sia noto il grande amore che tra noi due č stato continuamente per sí lungo spazio d'anni, potrŕ facilissimamente imaginarlo.
Egli fu quel singulare intelletto che, mosso dal desiderio solamente del giovare alla posteritŕ col darle notizia di tanti e sí lontani paesi, e in gran parte non conosciuti mai dagli antichi, raccolse da diversi li due volumi con incredibile diligenza e giudicio: e sotto 'l suo indirizzo e governo furono da noi publicati con le nostre stampe. E ben poteva egli ciň fare molto compiutamente, essendo tanto, oltra le scienze e la cognizione che aveva della latina e della greca lingua, quanto fusse alcun altro, intendente anco della geografia, la cui notizia s'aveva esso acquistata parte dal continovo e diligente studio che poneva nel legger i buoni auttori che n'hanno trattato, e parte dall'aver nella sua giovenezza praticato molti anni in diversi paesi, mandatovi per onorati servizii da questa serenissima Republíca; dove gli avenne che fece medesimamente acquisto della lingua francese e della spagnuola, avendole sí ben famíliari come la sua propria natia, ed essene servito nel tradur molte relazioni stampate nel primo e nel terzo volume.
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Ramusio Padova Republíca
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